Romeo e Giulietta alla Fenice
sabato 22 dicembre 2018Il mito di Romeo e Giulietta è indubbiamente uno fra i più celebri drammi rappresentati nella storia della musica e non solo della danza. Jean Christophe Maillot già nel 1996 portò in scena questo titolo ma che visto oggi non sembra affatto datato . Lo stile del coreografo francese alla testa del Ballet de Montecarlo pur essendo infatti molto personale anche se fondamentalmente neoclassico ha ancor oggi una sua ragion d’essere sospeso fra classicità e modernità con un vocabolario gestuale ancora attuale. Scene stilizzate e costumi bianchi e neri, atti giustamente ad attualizzare un dramma amoroso che come pochi altri va al di là di un ‘epoca precisa per essere quello di ogni tempo. In più Romeo e Giulietta a dispetto di altri grandi classici gode del fatto che non vi è una vera e propria versione coreografica cristallizzata dalla tradizione. Sarà forse per questo che la coreografia presentata a Venezia da Maillot non ha dato più di tanto un senso di trasgressione . Per la verità anche se la successione musicale delle scene non è necessariamente quella abituale , ad esempio il terzetto dei tre amici non compariva, il canovaccio narrativo era abbastanza rispettato. Più in particolare la figura di frate Lorenzo oltre ad avere in generale più peso drammatico, aveva su di sé una sorta di ombra inquietante. Anche la figura di Madonna Capuleti godeva in questa moderna versione di una particolare considerazione e diveniva una figura centrale . La celeberrima partitura di Sergei Prokofiev veniva assai degnamente resa dall’Orchestra del Teatro alla Fenice sotto la direzione di Nicolas Brochotche ben conferiva la giusta teatralità e i giusti tempi all’immortale capolavoro del 1938 facendolo risultare assolutamente contemporaneo. Giulietta era una struggente Anna Blackwell mentre il Romeo di Alexis Oliveira soddisfaceva pienamente. Il nutrito Corpo di ballo di Montecarlo appariva compatto e scattante in una coreografia piena di dinamicità e charme. Grande successo in un teatro gremito alla prima.