Anna Netrebko e Yusif Eyvazof a Lubiana
martedì 6 settembre 2022Come dicevamo nel precedente articolo su Florez,il grande festival di Lubiana non ha paura delle sfide e anche dopo il terribile periodo Covid, persegue il suo ciclo di grandi concerti senza tema di essere accusato di ripetizione alcuna. Come si sa il sofisticato mondo della lirica piuttosto volto alle critiche non sempre imparziali , è particolarmente duro nei confronti di chi come ad esempio Joan Sutherland e Richard Bonynge costituisce una coppia fissa come fu quella del grande soprano australiano con il marito direttore specializzato nella riscoperta di grandi balletti dimenticati del primo Ottocento. Il 26 agosto la sala Cankarjev ha visto così la grande orchestra della Radiotelevisione slovena diretta da Michelangelo Mazza eseguire un nutritissimo programma di arie e duetti da opere con la partecipazione del mezzosoprano Monika Bohinec. Il soprano russo Netrebko ha iniziato il concerto con” Piangete voi al dolce guidami castel natio dalla celeberrima Anna Bolena banco di prova di ogni soprano drammatico di agilità. Il soprano ha dipanato con la più grande facilità scena di Bolena in ogni sua parte emettendo con facilità ogni suono e dizione perfetta. Il tenore Eyvazof ha poi affrontato la temibile scena di Edgardo da Lucia di Lammermoor con pertinenza stilistica e accuratezza. il mezzosoprano Bohinec si è poi espressa nella scena della Bouillon da Adriana Lecouvreur di Cilea. La prima parte del concerto si è conclusa poi con la scena finale di Dama di picche di Ciaikovski dove il trio deM cantanti ha brillato per pathos autenticamente romantico. La seconda parte del concerto ha visto Netrebko cimentarsi nell’ardua scena della morte di Isotta dal Tristano wagneriano . Esecuzione mirabilmente belcantistica senza forzature ma grande sfoggio di colori e sfumature come raramente è dato ascoltare. Il tenore Eyvazof nel Ballo in maschera si è poi espresso con notevoli accenti verdiani. Ma è nel celebre “Acerbe voluttà” che Netrebko ha sciorinato le migliori frecce al suo arco . Il programma si sarebbe poi concluso con il grande duetto dalla Manon Lescaut pucciniana, se non fosse stato per gli acclamatissimi bis fra cui Mattinata eseguita non dal tenore come di solito avviene, ma bensì dal soprano e dal celebre duetto “Non ti scordar di me”. Ottima la direzione orchestrale di Michelangelo Mazza che accompagna regolarmente la coppia. Egli ha eseguito l’ouverture di Dama di Picche e l’Intermezzo da Manon Lescaut con la giusta incisività resa dall’acustica della sala con grande sonorità a volte anche troppa. Trionfo finale per tutti.