Orfeo in Valle d’Itria
Nell’ambito dell’orientamento contemporaneo che il direttore artistico Alberto Triola vuole dare al Festival è stato poi presentato L’Orfeo sul testo originale del secentesco Luigi Rossi ma riveduto drammaturgicamente dal regista Fabio Ceresa e soprattutto inframmezzato dalle musiche della giovane compositrice friulana Daniela Terranova. Lo spettacolo in verità piuttosto breve, restringe l’azione del dramma originale ad alcune fasi principali ed amplia in particolare personaggi quali Aristeo, Proserpina e Venere. In particolare poi la drammaturgia si dilunga nella parte delle nozze di Orfeo e di Euridice mentre sorvola in parte su la discesa agli Inferi del poeta. Spettacolo semplice, fatto con pochi mezzi e indubbiamente senza pretese dal punto di vista scenico. Si avvale della convinta esecuzione degli allievi dell’Accademia Paolo Grassi. Lavoro curato nella sua composizione ha ottenuto un buon successo alla prima rappresentazione. Da parte nostra in quanto veri cultori del mondo barocco dobbiamo accusare una certa caduta nella tensione musicale in quanto le continue interruzioni alla partitura originale del Rossi si sono rivelate piuttosto fastidiose. Soddisfacente è stata l’esecuzione orchestrale di Carlo Goldstein .