Serse a Lubiana

Bisogna dare atto al Festival della Valle d’Itria di aver fatto conoscere in Italia Franco Fagioli. Il controtenore argentino vero sbalorditivo esempio di questo “nuovo”registro vocale che tanto affascina le platee di mezzo mondo lirico e in cui l’Italia rimane ancora una volta in secondo piano. Il 20 ottobre infatti al Cankarjev Dom di Lubiana abbiamo avuto il piacere di assistere a un’ esecuzione di notevolissimo livello che a tratti potremmo definire eccezionale di Xerse di Handel. In primis il gruppo Pomo d’Oro diretto da Maxim Jemeljanicev ha ben poco da invidiare ai più celebri ensemble attivi in campo internazionale, sia per bellezza di suono come pure per cura dei dettagli e brillantezza di esecuzione. Raramente abbiamo potuto ascoltare così accurata attinenza stilistica nell’esecuzione di questa raffinata partitura, dove agli ampi cantabili succedono arie spericolate di imprevedibile agilità, ottimamente eseguite dal cast assai compatto . A dispetto dei troppo diffusi detrattori dello star system, le pubblicazioni di incisioni come questa a firma della Deutsche Gramophone, sono importanti per titoli desueti e capolavori operistici che andrebbero altrimenti dispersi. Allo straordinario talento di Franco Fagioli vero mattatore scenico e non solo vocale di un’ esecuzione che avveniva in forma di concerto ma in cui non mancava una mimica ben accentuata da parte di tutti. Soprattutto una vivacità teatrale non sempre riscontrata in tanti allestimenti registici stanchi o al contrario troppo volutamente arditi. Unico appunto l’esecuzione di una partitura in cui ci risultano effettuati alcuni tagli, forse per non oltrepassare le ben tre ore e mezza di esecuzione scenica . Vivica Genaux era Arsamene ancora una volta la prova provata di come si possa essere grandi cantanti anche se non in possesso di un timbro straordinariamente bello. Agilità straordinarie,legato, senso del fraseggio e musicalità autentica in un’artista assai elegante e affascinante anche scenicamente. Vera rivelazione è stato il soprano Inga Kalna come Romilda : in possesso di timbro dal velluto pregiatissimo si è espressa in filati, piani e smorzati dall’eccezionale valore interpretativo e vocale. Discreto è stato pure Biagio Pizzuti come Elviro. Trionfo per tutti in una serata memorabile di autentico belcanto.