Roberto Devereux alla Fenice

Roberto Devereux fu creato per la Fenice dal maestro bergamasco nel 1837 per cadere poi nel dimenticatoio come purtroppo molti titoli donizettiani. Asso nella manica della Donizetti renaissance    fu cavallo di battaglia della grande Leyla Gencer che fece di Elisabetta la vera protagonista di questo capolavoro. Devereux vide poi una serie di grandi primedonne trionfare in questo ruolo sfaccettato e di impostazione belcantistica che permette una serie di linee interpretative di grande fascino fra cui quelle di Montserrat Caballè, Beverly Sills, Edita Gruberova, Raina Kabaiwanska  e ultima ma non ultima l’indimenticabile Mariella Devia. La nuova produzione veneziana a firma di Alfonso Antoniozzi ha molte frecce al suo arco. Antoniozzi che abbiamo seguito anche nella sua precedente carriera, quella del basso baritono buffo, ha impostato la sua regia in tempi di Covid su una recitazione decisa ma non esagerata, come tanti cantanti sarebbero naturalmente portati a fare. La direzione orchestrale di Riccardo Frizza giustamente teatrale, solo raramente imperiosa, ha sottolineato forse più il coté romantico di quello puramente belcantistico. Ottima la prova dell’orchestra e del coro della Fenice che hanno ben corrisposto alle richieste del direttore. Non all’altezza delle nostre aspettative invece l’Elisabetta di Roberta Mantegna che pur in possesso di timbro vellutato e fascinoso e di una vocalità che potrebbe essere definita da “drammatico di agilità”, è apparsa diverse volte non a suo agio nel settore acuto e nelle colorature in genere. Il fraseggio non curatissimo e una tavolozza di accenti piuttosto limitata non hanno poi permesso al soprano di scolpire un personaggio sfaccettato come quello della regina inglese. Enea Scala protagonista ha invece convinto non solo in una vocalità sicura virile e quasi mai sforzata ma anche in una presenza scenica adeguata al ruolo dell’amante sensuale. Sara era Lilly Jorstad che ben si è disimpegnata come amorosa. Alessandro Luongo si dimostrava poi un valido e sicuro Nottingham. Trionfo e ovazioni alla prima di martedi 15 settembre.