Poppea di Christian Spuck
L’amore trionfante di Poppea e del suo amante Nerone è visto in questo balletto come una storia completamente amorale . Nel finale vi è il forzato suicidio di Senecavi e poi l’esilio di Ottone e la morte di Ottavia. Una storia classica quindi che il grande Monteverdi musicò nel Seicento su libretto del nobile veneziano Busenello e che diede origine alla storia dell’opera, chiamata poi impropriamente opera lirica fino ai giorni nostri. Pina Bausch, profetessa della “tanztheather”contemporanea, potrebbe per alcuni aspetti dirsi l’ispiratrice di questa nuova creazione di Christian Spuck. Egli è ritenuto da molti il nuovo astro nascente della danza contemporanea tedesca, anche se si occupa attualmente del Balletto di Zurigo. La creazione qui riportata da un‘esecuzione al Teatro di Stoccarda dell’ensemble Gauthier Dance, comprende dieci danzatori di ottimo livello. La scelta delle musiche è fra le più disparate, ma ha indubbiamente una sua ragione d’essere anche nelle innumerevoli frammentazioni, che sono funzionali all’azione narrativa. Personalmente non troviamo molto significativa un’inutile presentazione della trama fatta da un ‘attrice fin dall’inizio della coreografia . Dopotutto spezza la tensione narrativa e appare piuttosto gratuita. Ricordiamo che Spuck è stato vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali.