Pasqua barocca a Milano
Nel povero panorama musicale milanese di questa ultima Pasqua, l’Orchestra Verdi Barocca ha costituito un vero e proprio raggio di luce autenticamente barocca. Dopo una significativa esecuzione dell’handeliano Rinaldo nello scorso mese di dicembre, abbiamo infatti potuto confermare il nostro positivo giudizio su Ruben Jais ascoltando la Grande Passione secondo Giovanni ma soprattutto l’Oratorio di Pasqua nel lunedi pasquale. Il giovane ma esperto direttore Ruben Jais già da diversi anni costituisce una positiva realtà musicale milanese. Si sono riempiti così i troppi vuoti in un repertorio piuttosto trascurato nei teatri e anche nella sale da concerto non solo milanesi Ci riferiamo in particolare all’interessante presentazione di nuove voci contro- tenorili. Rientrano in questo campo soprani, mezzosoprani e contralti di sesso maschile. Fra queste abbiamo potuto apprezzare David Hansen che in possesso di una solida emissione anche se non di mezzi vocali potentissimi ha padroneggiato la parte di Rinaldo con grande sicurezza. Non inferiore è stato Filippo Neccia nella Bachiana Cantata Widerstehe doch der Sunde e ha brillato anche nell’Oratorio di Pasqua. In ottima forma è apparsa pure Deborah York soprano dal timbro non morbidissimo ma dalla linea e dall’emissione tipicamente e stilisticamente barocca. Il tenore Makoto Sakurada ha poi sostenuto l’impervia parte dell’Evangelista con proprietà e disinvoltura. Ottima la resa dell’orchestra e quasi sempre anche del Ensemble vocale. Unica nota parzialmente negativa , l’intonazione non sempre perfettissima dei fiati e dell’oboe chiamati alle perigliose parti solistiche scoperte. Grande successo in entrambe le recite sia venerdi santo come pure lunedì dell’angelo all’auditorium Verdi.