Gala des Etoiles alla Fenice
Fra le tante deformazioni imposte da certa intellighenzia radical chic vi è senza dubbio il disinteresse nei confronti dei gala des ètoiles così amati dal pubblico che affolla i teatri di tutto il mondo. Quello della Fenice a cura di Daniele Cipriani andato in scena la scorsa domenica ha riservato non poche sorprese. Di grande fascino il duetto iniziale Adagietto su coreografie di Neumeier nella sensualissima interpretazione di Silvia Azzoni e Alexander Ryabko che ci sono invece piaciuti assai meno nella seconda parte in DonGiovanni sempre di Neumeier. Assai convincente Sergio Bernal in Farmaca del Molinero .Lucia Lacarra e Marlon Dino davano del primo pas de deux del Lago dei cigni una toccante interpretazione, come pure nella seconda parte di Spiral Twist di Russell Maliphant. Meno charmant era invece Liudmila Konovalova nell’ ultimo pas de deux della Bella Addormentata con un valido Denis Rodkin. Più calzante nel Cigno Nero interpretato in seguito. Sensualissimi Maria Shrinkina e Vladimir Shklyarov in Spartacus e decisamente sfavillanti nel Corsaire che chiudeva la serata . Vera rivelazione è stato invece Damil Simkin accompagnato da Tatiana Melnik prima nel Don Chisciotte poi da solo in Bourgeois di Ben Cauwenbergh . In questo danzatore l’eccezionale tecnica è legata a doti fisiche pressoché uniche. Anche Sergio Bernal nella coreografia del Cigno di Ricardo Rue convinceva in una rivisitazione della classica Morte del Cigno di tradizione. Gran successo di pubblico per tutti.