Otello inaugura il Gran Teatro alla Fenice
La nuova produzione del capolavoro verdiano della maturità’ a firma di Fabio Ceresa ha inaugurato il grande teatro veneziano con un vero trionfo di pubblico anche alla penultima recita quella a cui abbiamo assistito. A dispetto degli scioperi ormai imperanti in questo autunno ormai in diversi teatri La Fenice ha coraggiosamente presentato una versione piuttosto tradizionale, a tratti sovrabbondante , che riportava l’ultimo capolavoro verdiano ad un gusto tradizionale spesso lussuoso tipico di un tempo ormai perduto. I ricchi costumi di Claudia Pernigotti e le scene di Massimo Checchetto narravano una capitale marinara ben lontana dal minimalismo onnipresente. La novita’stava nel protagonista Francesco Meli al suo debutto nel ruolo il tenore ligure partito dal mondo rossiniano ha voluto così’ calarsi in quello del tenore drammatico verdiano. Al di là’ di un timbro ben lontano da quello dei tenori di tradizione l’esperimento può dirsi riuscito in quanto la grinta e la comunicativa dell’interprete hanno dato luogo a un personaggio fragile e indifeso di fronte alla perfidia del rivale Jago.Luca Micheletti splendido interprete estraneo agli accenti veristizeggianti di certa tradizioneha scolpito uno Jago interiorizzato ma assai potente nella personalità. Assai efficace la Desdemona di Karah Song che a parte qualche suono forzato ha ritratto una Desdemona profondamente sentita e umanamente commovente. La direzione di Myung Whun Chung e’ stata all’altezza delle aspettative di un grande direttore verdiano a tratti forse fragorosa ma anche fiacca di sfumature e colori di sicuro taglio drammatico. Peccato il solito taglio delle danze che nel caso di Otello sono indubbiamente fra le più affascinanti composte dal cigno di Busseto. In una produzione cosi’ ricca e fastosa molto vicina a un taglio scenico da grand opera sarebbe stato molto apprezzabile il loro ripristino. Anche le parti non principali erano ben raffigurate nel Cassio di Roberto Marsiglia e nel Roderigo di Enrico Casari. Ottimi sia l’orchestra che il coro della Fenice.Trionfo finale per tutti.