Altri canti d’amor
Più che un chiostro quello di san Domenico è uno scrigno all’interno del quale fin dalla sua prima utilizzazione possiamo dire di aver potuto apprezzare spettacoli sempre di alto livello. Come si sa in questi casi il livello di attesa è sempre alto ed ogni anno il rischio è quello di rimanere delusi anche perché l’esiguità delle possibilità sceniche offerte dallo spazio ridottissimo e la vicinanza con gli artisti è sempre così ristretta da mettere a nudo eventuali carenze. E’ stato così che il fascino di Monteverdi e dei suoi madrigali in particolar di “Hor che il ciel e la terra” , del Lamento della Ninfa e del Ballo delle Ingrate ha ammantato ancora una volta di prezioso fascino. Plasticità che solo la leggera mano di Antonio Greco riesce a conferire ai solisti del Ensemble Barocco del Festival Della Valle D’itria. Anche la regia di Giacomo Ferraù che si avvaleva delle semplici coreografie di Riccardo Olivier soddisfaceva le esigenze espressive degli arditi sonetti petrarcheschi legati agli eterni temi di vita, morte, amore . Nonostante la tarda ora d’inizio dello spettacolo la rarefatta atmosfera monteverdiana soddisfaceva pienamente il folto pubblico accorso .
La serata si era aperta con l’ illuminante interpretazione delle vivaldiane Stagioni da parte dei Barocchisti diretti da Diego Fasolis che dipanavano le arditezze e i virtuosismi con equilibri armonici e dinamici di assoluta originalità tali da raffigurare colori e nuances quasi inaudite alle nostre orecchie assetate di bella musica. Risplendeva in particolare l’arte violinistica del virtuoso Duilio Galletti nell’esecuzione dei diversi movimenti delle stagioni inframmezzata da arie solistiche tratte da opere vivaldiane più o meno celebri. Spiccava Philipp Mathmann controtenore, che eseguiva con grande eleganza la già citata “Sol da te mio dolce amore da Orlando. Anche Michela Antonucci e Loriana Castellano s. Ammirevole era poi l’esecuzione di” Gelido in ogni vena” da parte di Lucia Cirillo. Grande successo al concerto nell’ampio cortile di Palazzo Ducale.